Il capitano Prohaska è una nobile figura di ufficiale austriaco galantuomo,profondamente legato
oltre che alla propria patria e alla fedeltà alle regole militari,anche e prima di tutto agli universali
valori umani ed agli affetti familiari.
Ai primi di maggio si presenta in casa Barnaba - i due figli maschi sono in Veneto a lottare per la
causa italiana - a chiedere il favore di un calesse per recarsi a SAN DANIELE,favore che gli viene
accordato.Dopo quattro ore il capitano rientra,ringrazia con gentilezza aggiungendo che non si
sarebbe dimenticato di quella cortesia.
Due o tre giorni dopo la signora Barnaba,a mezzo di unconoscente,riceve un biglietto sigillato nel
quale si avverte la famiglia che nella sera dello stesso giorno ci sarebbe stata una perquisizione in
casa.Non c'erano firme.Infatti poco prima del tarmonto un ufficiale austriaco e una decina di soldati
si presenta a perquisire la casa,nella quale già erano state eliminate tutte le carte compromettenti.Il
comportamento degli austriaci è assai educato e la perquisizione si rileva più che altro una formalità.
Alla fine l'ufficiale chiede scusa del disturbo e sottovoce aggiunge:" Il signor capitano Prohaska la
riverisce ."All' indomani il capitano Prohaska ritorna in casa Barnaba e si dimostra gentile e sensibile.
Confida alla signora,che egli sa essere molto stimata in paese,che rassomiglia molto a sua madre e le
chiede di poter ritornare a pranzo nella domenica seguente.E così avviene.Tra la famiglia e il
capitano si crea un legame di sincera stima e di profondoaffetto,pur essendo fedeli la prima alla causa
italiana ed il secondo alla sua terra d'AUSTRIA.
Per parecchio tempo la domenica il capitano Prohaska si reca ha pranzo dai Barnaba,dalla gentile
signora ch'egli ormai chiama confidenzialmente "mamma".
E quella casa , punto fondamentale di riferimento tra OSOPPO e la Fortezza da una parte e il
mondo esterno al blocco dall'altra,diviene un'asilo più sicuro all'ombra protettiva dell'ufficiale
galantuomo,che mal sopporta l'agire poliziesco del comandante Tomaselli.
AGOSTOIl comandate del forte di Osoppo incarica il ten.Piccoli di recarsi in in cerca di granaglie per
la Fortezza,granaglie che poi avrebbe trasportato su zattere nel Tagliamento.Il Piccoli,dotato di un
coraggio addirittura temerario,riesce ad attraversare il blocco,raggiunge casa Barnaba dove si ferma
per due giorni, poi parte per la Carnia.Acquistate le granaglie e sistemate sulle zattere,tenta il
superamento del blocco nelle acque del fiume, ma viene bloccato da una pattuglia austriaca che gli
confisca le provviste.Il Piccoli riesce fortunosamente ha fuggire e ritorna in casa Barnaba mentre il
capitano Prohaska è ospite della famiglia.Momenti di vero terrore sono vissuti da tutti, ben
conoscendo la temerarietà del Piccoli.
Ma il buon capitano Prohaska al contrario non si dimostra sospettoso.
24 SETTEMBRE L'ONESTA DEL CAPITANO PROHASKA
Il capitano Prohaska si reca in casa Barnaba e chiede notizie del ten.Piccoli.La famiglia è a disagio e
allora l'ufficiale austriaco rileva di conoscere la verità: " E' un ufficiale del Forte"-dice, ma visto lo
stato di opressione e di scoraggiamento in cui ha gettato madre e figlio,aggiunge -" Via,via, signor
Domenico!Via cara mamma,fatevi coraggio,Sono un galantuomo,io! E se fossi italiano,farei né più
né meno quello che fate voi.Non è certamente delitto l'essere buoni patriotti!" - e si apre ad un
benevolo sorriso.
RITORNO - Donna FRANCESCA