ADOLFO BARNABA DI BUJA FU BARNABA
"PER TUTTI GLI ARDIMENTI E PER TUTTE LE LIBERTA'"
Ispirato dagli insegnamenti del padre Barnaba, volontario, combattè con Garibadi
partecipò ai fatti di Solferino , Magenta , Custoza e fu al volturno , meritandosi
varie decorazioni al valore e da due zii Domenico e Pietro, animatori di complotti e
sommosse contro gli austriaci nel Friuli , Adolfo animato da un temperamento
risoluto, ancora una volta tradusse in azione lo spirito del Risorgimento.
Nel 1899 l'Europa era scossa dalla lotta sostenuta dai Boeri contro la sopraffazione
in inglese e si crearono dappertutto falangi di volontari per aiutare il piccolo popolo
sudafricano.
Partita impari fu quella, che stupì gli uomini di quel tempo e che infine si concluse
con la vittoria della forza contro il diritto.
Adolfo Barnaba non ancora diciassettenne, scappo da casa e si battè a fianco dei
boeri.Conclusasi la guerra viaggiò nel Transwaal , in Rodesia , alle cascate
Vittoria, dove lavorò in imprese di costruzione fino a quando la malaria lo costrinse
a fare rientro in Italia.
Durante la prima guerra modiale brandì le armi contro il militarismo tedesco
guadagnandosi la Croce di Guerra.
Alle dipendenze dell'Italcementi dal 1908 prima a Vittorio Veneto, poi a Cividale del
Friuli -1922 - poi a Villa d'Almè -1928- a Bergamo - Direttore
dell'Officina detta "La Lombarda"- dal 1931.
DA UNA CIRCOLARE DEL 28-1-1946 C.L.N. AZIENDALE " ITALCEMENTI " -SEDE-
Come lavoratore egli mostrò attaccamento alla nostra Società, presso la quale
prestò servizio per 25 anni,lasciando in tutti coloro che lo ebbero come compagno di
lavoro un vivo ricordo per le sue impareggiabili doti di generosità d'animo e di alto
senso di giustizia.
Ha iniziato al movimento " Giustizia e Libertà " Fermo Solari di Udine (suo
parente)il quale poi lo propagandò nel Friuli.
Tenne deposito di stampa clandestina antifascista e si occupò della diffusine della
stampa stessa ; si occupò pure dei timbri per la fabbricazione di documenti falsi per
i membri della Resistenza.
In casa Barnaba furono tenute (nel periodo fra l'8 settembre 1943 ed il dicembre)
varie riunioni di antifascisti e partigiani a volte anche molto numerose ;
riunioni che avevano luogo prevalentemente di domenica.
In solaio fece magazzino viveri per la Resistenza e nell'attiguo magazzino
dell'Italcementi dell'Officina da lui diretta, vennero custodite alcune casse
di varie dimensioni con bombe a mano.
Anche i figli medesimi -Valerio Barnaba Janco - si misero a disposizione dell'ideale
del padre.Quest'uomo, come i migliori ed i puri, non conobbe il doppio gioco che, in
ogni tempo, pervertì il costume italiano.
Nei 45 giorni Badogliani fu in piazza e, dopo l'8 settembre, ritornò alla congiura e
alla guerriglia.
L'8 dicembre 1943 viene arrestato la prima volta, rilasciato, poi arrestato
nuovamente il 14 dicembre stesso, processato dal Tribunale Tedesco di guerra il 28
Febbraio 1944, condannato e deportato in Germania il 24 marzo 1944 prima
Monaco, poi a Bernau ( lago di Chien), indi a MARCHTRENK dove chiuse gli
occhi il 1° AGOSTO 1944.
In casa Barnaba però, anche dopo l'arresto del Capo Famiglia,sono continuate a
circolare armi per mano del figlio Janco (terzogenito) allora sedicenne, che faceva
parte delle "Brigate del Popolo"e che in conseguenza di tale sua attività ebbe il
brevetto di Patriota.
Lettera di Valerio che parla del Padre
ONORIFICENZE
CROCE al MERITO di GUERRA
Medaglia Campagne di Guerra
Altri due figli maschi:
PIER ARRIGO - FRATELLO - RITIRATA(Medaglia)